Il Teatro è un gioco serio! Come tutti i giochi ha le sue regole base, che ho imparato sin da adolescente frequentando un’ accademia di recitazione in Puglia. Dopo la maturità classica, ho continuato la mia preparazione attoriale a Roma in diverse scuole di Teatro e la partecipazione a laboratori con grandi maestri come G. Sepe, E. Coltorti, L. Muscato. La palestra più importante è comunque il palcoscenico, andare a teatro e vedere spettacoli per “rubare, curiosare”.

Recitando sin da ragazzo, col tempo ho capito che cosa è per me il teatro: è raccontare una storia, divertendomi ad interpretare personaggi sempre diversi da quello che sono io, trasformandomi con il corpo, attraverso l’uso di un’altra voce e seguendo partiture di movimenti legate al ruolo. Non recito per me stesso ma per il pubblico che assiste al racconto di una storia che poi farà sua.

Tra le tante esperienze, non mancano quelle per il Teatro Ragazzi; a volte in qualità di attore e altre come regista. Quando penso alle storie da mettere in scena le immagino con gli occhi del bambino che è in me, con semplicità ma tanta fantasia, scene e costumi molto colorati e l’uso di tecniche miste. Se ho la possibilità di scegliermi un ruolo da interpretare prediligo quelli più caratterizzati, folli, surreali.

Ciò che conta per me, affinché il gioco del teatro sia vissuto fino in fondo, è il vedere  nello stupore di chi assiste e di me che interpreto, realizzata la grande magia del teatro come momento di evasione, di riflessione e di crescita.